if not now, when?
Ieri un'amica mi raccontava delle sue delusioni sociali e politiche: si era impegnata personalmente per cambiare le cose, era faticosamente riuscita ad entrare in un organismo amministrativo locale, ma si è ritrovata impotente di fronte a una realtà politica che non lasciava spazi per il cambiamento e il rinnovamento.
La mia amica concludeva il suo lamento citando il ritornello di una famosa canzone di Ligabue:
Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai...
Da ieri non riesco a liberarmi di queste parole e ogni volta che, non cercate, mi ritornano alla mente, provo una rabbia e una indignazione fortissima. Forse sarà che sono reduce dalla manifestazione per la dignità delle donne di sabato scorso, che ho sentito profondamente mia, sarà che ho letto che i nostri governanti dicono che le donne che erano in piazza erano faziose o radical-chic, mentre io ho visto donne di tutte le età e di ogni tipo, ma davvero mi viene da urlare:
ma quando sarà il tempo per noi, davvero non verrà mai?
E per noi intendo:
noi che vogliamo il rispetto delle regole e degli avversari,
noi che non vogliamo fanatici del potere che ci prendano in giro,
noi che privilegiamo il dialogo the cunning of the business and make their own laws,
us who do not want to die in absurd pace of work, we do not want us
rimbecillirci front of the television trash,
us who think that culture is important and necessary, we believe that we
that each person should think for themselves,
us who would like a 51% of all MPs would join any to stop this massacre, this rampant ignorance, this praise of individualism and vulgar.
When will our time?
Perhaps when we realize that we have to stop delegating to others, we must raise the seat from our chair, we have to get out nostra casa e fare qualcosa insieme ad altri per farci sentire, per farci vedere... per cercare di far vincere le idee in cui crediamo
se non ora, quando?
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